Laureata a Napoli in Medicina e Chirurgia nel 1979, specializzata in Ostetricia e Ginecologia nel 1983, ha conseguito la specializzazione quinquennale in Omeopatia e Formazione Psicologica presso la Fondazione Omeopatica Italiana di Napoli nel 1994; successivamente la specializzazione quadriennale in Psicoterapia Sistemico-relazionale e Familiare presso l’ ISPPREF di Napoli nel 2003.
Ha svolto le seguenti attività professionali:
Ha conseguito post laurea e post specializzazione i seguenti Diplomi di Perfezionamento :
A volte mi viene chiesto: “E tu che fai nella vita?”.
Mi diverto, allora, a raccontare delle mie tre “vite” (la prima specializzazione in ginecologia, poi quella in omeopatia, infine quella in psicoterapia) e di come mescolo i tre ingredienti e…”cerco di far star bene le persone”.
Non è facile…e a volte mi sento un po’ maga, alla ricerca della giusta ricetta per sanare in profondità la ferita.
Si, perché sempre più spesso noto che il desiderio del paziente non è solo di essere liberato dal sintomo più disturbante, ma soprattutto di riacquistare quel senso di benessere che è psico-fisico-emozionale, e che identifichiamo con il termine SALUTE.
“Alla ricerca della salute perduta”, potremmo dire…
Anche io, come altri che si interrogano, sono partita da ovuli e fiale per approdare a granuli e globuli omeopatici, alla energie sottili dei fiori e degli oligoelementi, con la curiosità senza pregiudizi di voler sperimentare ciò che funziona.
L’approccio omeopatico è senz’altro l’elemento centrale del mio intervento terapeutico, in quanto coniuga sia il versante somatico che quello psicoemotivo.
Altro elemento caratterizzante è l’approccio mirato sulla PREVENZIONE, intesa sia come diagnosi precoce sia come intervento sulla DIS-FUNZIONE, prima cioè che si concretizzi in alterazione strutturale.
Le terapie olistiche (omeopatia, floriterapia etc.) sono tutte individualizzate, ossia centrate sulla peculiarità del paziente e non sulla genericità della malattia.
Il paziente deve essere accolto, a mio parere, con simpatia/empatia e con grande capacità di ascolto, perché solo questa modalità, che sia rispettosa della sua STORIA, potrà permettere al terapeuta di individuare per lui (o lei) la terapia più dolce, più efficace in quel momento (sia essa una terapia medica tradizionale ovvero non convenzionale o ancora una psicoterapia)